Viaggiare per lavoro o per svago richiede di prestare attenzione alle usanze e ai costumi del paese di destinazione, ma anche, per esempio, controllare la valuta corrente – anche se i pagamenti si svolgono con carte di credito o telematicamente, può essere sempre utile avere del contante per l’acquisto di piccoli souvenir nei bazaar o nelle attività commerciali senza possibilità di pagamento elettronico. E così come ci si informa sulla valuta, il clima e il fuso orario è altrettanto fondamentale verificare che tipo di prese e spine elettriche sono presenti e se necessitano degli adattatori. È un’informazione necessaria per poter ricaricare lo smartphone o il notebook o qualsiasi altro device elettrico che si mette in valigia (rasoio, spazzolino elettrico …). Ecco una guida essenziale sugli adattatori, prese e spine elettriche nel mondo.
Perché esistono prese diverse nel mondo?
La ragione per cui ogni paese adotta un sistema di voltaggio e di connessione alla rete con prese diverse risale agli esordi dell’uso della corrente elettrica fin dalla fine del XIX° secolo. L’energia era utilizzata per l’illuminazione e convogliata nelle abitazioni direttamente tramite specifici adattatori. Con la diffusione di massa degli elettrodomestici, ogni produttore di ciascun paese cominciò a sviluppare autonomamente sistemi di spine e prese elettriche senza pensare all’omogeneità e alla compatibilità tra i sistemi non essendo sviluppata la cultura del viaggio, se non per lavoro e, in ogni caso, non esistevano i dispositivi e gli accorgimenti elettronici odierni.
Oggi, viaggiare è molto comune e alcuni Paesi hanno cercato di uniformare alcuni sistemi oppure rendere compatibili le prese e le spine tramite l’uso di specifici adattatori. Esistono anche adattatori universali internazionali, il cui unico svantaggio è quello di depotenziare il voltaggio, ma permettono di far funzionare negli hotel, nei ristoranti, negli aeroporti e nei principali luoghi di passaggio i dispositivi standard. Paesi come la Cina, per esempio, nei moderni hotel ed edifici installano un plug unico in grado di poter accettare una grande varietà di spine internazionali. In altri paesi, invece, nelle strutture alberghiere si opta per adattatori universali per soddisfare le esigenze di tutti gli ospiti.
È, comunque, necessario che si pensi a una regolamentazione internazionali in materia di spine e prese elettriche per facilitare e migliorare la connettività. La IEC – International Electronic Commission (Commissione Elettronica internazionale) – è l’organo mondiale preposto a trovare una soluzione e, intanto, ha definito e pubblicato le norme internazionali sulle tecnologie elettroniche ed elettriche, nonché uno schema divulgativo e pratico che informa sulle diverse tipologie di spine e prese, voltaggio e tensione adottati nei vari paesi del mondo.
Quali sono le tipologie di prese e spine elettriche nel mondo
Prima di mettersi in viaggio, quindi, è bene informarsi sulla tipologia di presa elettrica presente nel paese di destinazione. Per far funzionare bene i propri apparecchi elettronici all’estero bisogna non solo considerare il tipo di presa, ma anche la tensione (espressa in volt) della rete e la frequenza del segnale (espressa in HZ). Ora, si riportano di seguito sia le diverse tipologie di prese nel mondo – codificate a livello internazionale con le lettere – che la tensione adottata:
- Prese di tipo A e B: sono similari e dal “contatto” piatto, ma la differenza consiste che la presa di tipo A ha solo i due contatti “piatti”, mentre la presa di tipo B ne ha un terzo di forma cilindrica per la terra. Queste prese sono utilizzate in America centrale, Antigua, Antille olandesi, Bahamas, Barbados, Canada, Filippine, Giappone, Isole Cayman, Maldive, Usa.
- Presa di tipo C: è una bipolare quindi “senza la presa a terra centrale”. È utilizzata talvolta anche in Italia, ma in genere è comune in molti paesi dell’Europa.
- Prese di tipo D e M: sono prese identiche, ma varia solo la potenza supportata. È usata prevalentemente in alcuni Paesi dell’Asia e dell’Africa.
- Presa di tipo E: simile alla nota presa di tipo Schuko, ma ha il contatto della presa a terra, cosiddetto “femmina”, in gergo. Si usa ancora in Belgio e in alcuni Stati africani.
- Presa di tipo F: è la nota presa Schuko molto diffusa anche in Italia e in tutta l’Europa.
- Presa di tipo G: si tratta della tipica presa britannica adottata anche in molte sue ex colonie. È utilizzata anche in Arabia Saudita, Cina, Emirati Arabi e Irlanda. Uniti, Gibilterra, Kenya, Maldive, Malta, Mauritius, Seychelles.
- Presa di tipo H: è molto rara, simile al tipo I, ma non ha i poli completamente piatti.
- Presa di tipo I: caratterizzata dai poli piatti, può essere bipolare senza presa a terra ed è adottata in Australia, Nuova Zelanda, Cina, Figi, Isole Cook, Papua Nuova Guinea, Tonga.
- Presa di tipo J: anche questa è molto rara, si caratterizza per il polo centrale di terra non in linea con gli altri due.
- Presa di tipo L: è una presa tripolare simile alla C, utilizzata in Cina e molto diffusa anche in Italia.
- Presa di tipo K: è una presa rara e in via di sparizione, adottata solo in Danimarca e Groenlandia.
Per quanto riguarda, infine, la tensione e la frequenza, si possono distinguere due macro zone:
- rete a 110-120 Volt e frequenza di 60 Hz applicata nelle aree geografiche del Nord e Centro America e nella zona ovest del Giappone;
- rete a 220-240 Volt e frequenza di 50 Hz nel resto del mondo.